domenica 1 maggio 2011

da 'Il tempo che vorrei'

"Ho aspettato per anni che mi dicesse "ti voglio bene", senza sapere che me lo aveva detto quando era venuto a casa mia a sistemarmi le piante, o prestandomi la macchina o portando la mia a lavare, o quando mi ha chiesto se volevo che venisse a casa mia a montarmi la mensola nuova o quando mi ha riparato la bicicletta.

Non ha parole piene di sentimento e d'amore perchè in lui si trasformano in azioni, in oggetti spostati, puliti, riparati, riordinati, creati. Il suo amore è pratico, è azione. Il suo dire è fare.

Non riuscirà mai a dirmi "ti voglio bene", ma avrà sempre bisogno di fare qualcosa per esprimere questo sentimento."


Sperando che tu, un giorno, riesca a capire...

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