venerdì 25 novembre 2011

«Quando curi una persona
puoi vincere o perdere,
quando ti prendi cura di una persona
puoi solo vincere»


martedì 15 novembre 2011

Ti ho visto nella pancia di tua mamma quando avevi 7 mesi.
Ti ho visto negli occhi di tua mamma ancor prima che nascessi.
Nella sua paura, nei suoi dubbi, nella sua incertezza del futuro.

Ti ho visto venire al mondo come un batuffolino nero.
Ti ho visto crescere mese dopo mese.
Ti ho visto essere l'unione nel rapporto complicato dei tuoi genitori.
Ti ho visto sorridere, spuntare i primi dentini, gattonare.
E ieri, per la prima volta, ti ho visto, con i tuoi due dentini, mangiare il mandarino, in un tripudio di smorfie e faccine buffe.
E ho visto tua madre ridere con te.
E adesso lo so.
Sei tu la sua speranza, la sua garanzia del futuro.

sabato 12 novembre 2011

'Lasciatevi bruciare dalla voglia di conoscere,
dalle opportunità che la scienza vi offre...

ma non abbiate paura di emozionarvi!
E' quello che vi farà arrivare a sera, quando sarete stanchi
e vi farà ricominciare al mattino...'

venerdì 11 novembre 2011

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

-di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
-di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
-di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;
-di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
-di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
-di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica;
-di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
-di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
-di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
-di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
-di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
-di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
-di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente;
-di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
-di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.



giovedì 10 novembre 2011

Vivo lontano da casa da 10 anni.
Mi sono abituata alla solitudine,ai compleanni fai da te dove ti prepari la torta e spegni da sola la candelina, ad alzarmi dal letto ed andare in farmacia con 39 di febbre a comprare le medicine.
Mi sono abituata al silenzio della casa, a cucinare per una persona, a non aver voglia di mangiare quando sei da sola.
Mi sono abituata a piangere in silenzio, a camuffare la voce per non tradire preoccupazione, ad una vita in solitaria.
Mi sono abituata ad essere sola.
Ma oggi no, non ci riesco.
E ho lacrime amare a farmi compagnia.
Perché domani è una giornata speciale e non ho accanto chi vorrei.
Domani pronuncio il giuramento d'Ippocrate davanti al ministro e forse sarò l'unica a non essere accompagnata.
Sarò l'unica senza un parente.

E mai avrei pensato di provare una tristezza così profonda.
Perché, mamma, papà, 'domani è possibile' grazie a voi.
E non potete neanche essere con me.
Forse,
a volte,
il bene non basta.

martedì 8 novembre 2011

Sto cercando di essere razionale e di elaborare quella miriade di emozioni che fanno rumore dentro di me. Scopro, così, per caso, che diverse mie colleghe hanno avuto un bimbo, si sono sposate...e mi sento assalire dall'ansia.
Non è gelosia, no...non sono capace di essere gelosa di queste cose, di non provare una gioia profonda.
Ma sono turbata dall'incertezza che è il mio domani.
Ho iniziato il percorso di studi con loro, abbiamo fatto gli stessi passi per un po' di tempo.
Poi la mia strada si è fatta difficile, ripida, complessa, mentre loro hanno continuato quella che avevo sempre pensato poter essere la mia: una carriera definita, un compagno, un figlio.
E invece, adesso, sono in una fase di stallo.
Sto cercando di 'inventarmi' una carriera, di scegliere una strada che mi renda felice, non ho un lavoro ed uno stipendio con cui crescere un figlio, né tantomeno qualcuno d'amare.
Mi sento quasi bloccata, paralizzata.
E so che, adesso,  per me, crescere è accettare che la vita vada diversamente dai miei sogni di bambina, da come me la sono sempre 'costruita' mentalmente.
Devo imparare a viverla, senza forzature, senza paure, senza l'ansia del tempo che passa.
Alla fine ognuno di noi ha il proprio percorso...
E so che Qualcuno lassù ha un disegno per me.
Devo solo avere il coraggio di accettarlo.

venerdì 4 novembre 2011

'In meglio o in peggio

troviamo sempre il modo di cambiare
rispetto alla mera biologia.
...col rischio certo di cambiare anche troppo,
fino al punto di non riconoscerci più...

e tornare indietro può diventare difficile
senza bussola nè mappa.

Dobbiamo solo chiudere gli occhi,
scegliere una strada,
e pregare Dio che sia quella giusta.'



mercoledì 2 novembre 2011

Lo sapevo, l'ho sempre saputo, ma ora ne ho l'ennesima dimostrazione.
Ho dei genitori fantastici.

E spero, un giorno, di poter essere come loro.

giovedì 27 ottobre 2011

'Pure una lenticchia tra le tue mani si sente una regina!'


Miglior complimento di questo...    :-)

mercoledì 26 ottobre 2011

In questo momento i miei neuroni fanno a cazzotti.
Sono medico 'effettivo' da luglio e, tranne qualche saltuario lavoretto estivo, sono disoccupata.
Si, un medico disoccupato.
Un medico che passa le giornate a leggere annunci, fare colloqui, chiamare cliniche, inviare il curriculum.
Ma a quanto pare, tutti sono onorati di conoscermi, ma nessuno mi offre uno straccio di lavoro.
Neanche temporaneo, niente.
Finché non arriva quella telefonata.
Un colloquio per un lavoro.
Con un solo dettaglio: un centro estetico.
Dico di si, ma dopo aver attaccato vengo assalita dai dubbi.
Ma perchè ho detto si?
A me non piace la medicina estetica!
Sono così disperata?
Mi attrae così l'idea di voler lavorare, di guadagnare da mandare all'aria i miei principi?
La mia etica?
Tra dieci giorni pronuncerò il mio giuramento professionale davanti al ministro.
No, non posso calpestarmi per il denaro.
E va bene se non potrò fare le vacanze, comprare i trucchi o i vestiti nuovi.
La mia etica non si calpesta.

E va bene, se dopo la mail di disdetta del colloquio, continuerò a cercare offerte di lavoro, mandare il curriculum...e sperare.
Sperare nel lavoro che più sento mio.

lunedì 24 ottobre 2011

Oggi voglio stare così,
come facevo da bambina quando nuvole misteriose raggiungevano il cuore e il cervello.
Con la testa sotto la coperta.
In un mondo in cui improvvisamente non arrivavano suoni e odori. Problemi e paure.
Nel mondo ovattato in cui riesci a sognare ad occhi aperti.
Ed oggi è così,
una pausa dal mondo vero.

domenica 23 ottobre 2011

Inventare, cuocere, sporcarsi, assaggiare, decorare...
Amare con un piatto.







Questa è la mia domenica preferita.

sabato 22 ottobre 2011

La 'mia' ricerca della felicità...

Sono infelice perché non ho ancora un lavoro.
Sono infelice perché ho un conto corrente in rosso.
Sono infelice perché non ho un uomo che mi ami.
Sono infelice perché non posso avere una casa tutta mia.
Sono infelice perché non posso avere adesso un figlio.

Ma...

Sono felice perché ho realizzato il mio sogno di bambina.
Sono felice perché ho una famiglia splendida.
Sono felice perché il mio lavoro è dentro di me.
Sono felice perché tu, mamma, mi comprerai il vestito per il mio giuramento davanti al ministro, senza neanche pensare che avrei dovuto comprarlo da sola.
Sono felice perché il mio sorriso adesso è più bello.
Sono felice perché i tuoi occhi si illuminano quando assaggi ciò che ho preparato per te.
Sono felice perché sei geloso di me.
Sono felice perché vivo in una casa calda, bella e confortevole.
Sono felice perché tu, bimbetto nero che mi davi il cinque e giocavi con me, mi corri incontro abbracciandomi quando mi incontri per strada.
Sono felice perché tu, donna malata del più brutto dei mali, aspetti me per le terapie e mi consideri tua sorella.
Sono felice perché non devo preoccuparmi di trovare qualcosa da mangiare.
Sono felice perché, quando con i tuoi occhi disperati mi dici che fai solo un pasto al giorno, posso fare del mio meglio per recuperare integratori e ricostituenti che ti diano sollievo.

Sono felice perché mi sveglio ogni mattina e ho tutto ciò di cui ho bisogno.

Ma soprattutto, sono felice perché il mio cuore si stringe quando vedo, conosco e tocco quanto sia difficile il mondo là fuori.

venerdì 21 ottobre 2011

Profumo di toast la domenica mattina.
Profumo di pasta al forno di ritorno da scuola.
Profumo di pane della nonna.
Profumo di papà mentre cerca di farmi studiare matematica.
Profumo di coccole e abbracci di mia sorella.
Profumo di segreti tra fratelli.
Profumo di mamma mentre mi ascolta ripetere italiano, filosofia o anatomia.
Profumo di melanzane ripiene al forno.
Profumo di casa.
Profumo di ricordi.
Profumo di famiglia.
Profumo di amore.

giovedì 20 ottobre 2011

E' tanto, tantissimo tempo, che questo blog non raccoglie i miei pensieri.
Ho continuato a postare poesie, brani, parole che sentivo a me vicine. Ma di miei post aggrovigliati come i miei pensieri in testa, neanche l'ombra.
E ora mi ritrovo qui, tazza di tisana in mano, a riflettere.
Mi sembra di aver abbandonato una mia creatura, nata con me e per me -a tratti- indispensabile.
Mi sento quasi ingrata ad aver usato questo spazio solo per i miei momenti terribilmente no o per quelli terribilmente si.
Come se nel mezzo non ci fosse niente.
O come se, nel momento in cui le acque nel mio cuore e nel mio cervello si placano, io sentissi di non avere niente di interessante da dire.
Ma forse è proprio ora che il sorriso mi accompagna quasi tutti i giorni, che posso mostrarvi quanto di bello c'è dentro di me.

giovedì 13 ottobre 2011

'Ho imparato che puoi dire molto di una persona dal modo in cui si comporta in quattro situazioni: un giorno di pioggia, gli anziani, lo smarrimento dei bagagli e le luci aggrovigliate dell’albero di Natale.
Ho imparato che, qualunque sia la relazione che hai con i tuoi genitori, ti mancheranno quando non ci saranno più nella tua vita.
Ho imparato che guadagnarsi “da vivere” non è la stessa cosa che farsi “una vita”.
Ho imparato che la vita a volte ti dà una seconda possibilità.
Ho imparato che non è necessario passare tutta la vita con un guantone da baseball da ricevitore in entrambe le mani. Devi imparare a restituire qualcosa.
Ho imparato che se insegui la felicità, ti eviterà. Ma, se ti concentri sulla tua famiglia, sui tuoi amici, sui bisogni degli altri, sul tuo lavoro e sul fare il meglio che puoi in ogni situazione, la felicità ti troverà.
Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione a cuore aperto, di solito prendo la decisione giusta.
Ho imparato che non devo essere tutto d’un pezzo anche quando sono in pena.
Ho imparato che ogni giorno, dovresti andare verso qualcuno e toccarlo. La gente ama il contatto umano, il tenersi per mano, un abbraccio caldo, o solo un’amichevole pacca sulla spalla.
Ho imparato... che ho ancora un mucchio di cose da imparare.'

lunedì 3 ottobre 2011

'E' la bolla, la sfera incantata della loro intimità, della loro uni­cità, il luogo della loro verità, del­la loro fedeltà, della loro felicità. Il luogo in cui si danno tutto ciò che desiderano. Ma, al suo inter­no, essi devono restare personali­tà distinte, libere, con propri gu­sti, proprie esperienze di vita, in modo da avere tante cose da rac­contare all’amato. E devono pos­se­dere propri punti di vista per di­scutere. Nella bolla gli amanti non sono due fratelli siamesi, re­stano separati ma, poiché si ama­no e sono totalmente comple­mentari l’uno all'altro, si cerca­no, si desiderano. Il grande amo­re è fatto a un tempo della man­canza e della sua eliminazione, della distanza e dell'abbraccio che l'annulla. Non può esserci de­siderio e quindi felicità senza la mancanza e, a ogni incontro, hanno l'esperienza sublime di trovare ciò che hanno sempre cer­cato, esattamente come la prima volta che si sono innamorati.

L'amore non è uno «stato» co­me una lastra di marmo, ma un sistema ricco di energia quindi è fatto da onde come il mare, come la luce. Il desiderio nasce dalla di­stanza, una distanza che si crea ogni volta grazie alla diversità, alla autonomia e alla libertà dei due amanti e che si colma ogni volta attraverso l'incontro. E in ogni incontro essi si reinnamora­no. L'amore dura solo reinnamo­randosi continuamente. Nel grande amore totale in ogni in­contro, anche dopo moltissimi anni, i due amanti si dicono che non avrebbero mai immaginato che fosse possibile provare un piacere simile a quello che stan­no provando. Il grande amore è una continua stupefacente sco­perta.'




Francesco Alberoni

sabato 17 settembre 2011

...e grazie a te per oggi...

e tutti i ieri da quando ti conosco...





perché a voler bene, non si perde mai.

venerdì 24 giugno 2011

La serenità di un sorriso,
un sorriso di serenità...

lunedì 6 giugno 2011

Semina il tuo sorriso,
perchè splenda intorno a te.

Semina il tuo coraggio,
per risollevare quello altrui.

Semina il tuo entusiasmo,
la tua fede,
il tuo amore.

Semina la speranza.

Semina e abbi fiducia:
ogni chicco arricchirà
un piccolo angolo della vita.

sabato 21 maggio 2011

'Non importa quanto tu sia anormale,
è probabile che là fuori
ci sia comunque qualcuno per te.
A meno che, ovviamente, non abbia già voltato pagina...

...perché quando si tratta dell'amore
persino le persone anormali
non possono aspettare per sempre.'

mercoledì 18 maggio 2011

Le apparenze servono
per ingannarsi e ingannare.
Ciò che conta è la pace
che ho nel cuore,
che arriva lottando strenuamente
e non smettendo mai di combattere.

martedì 10 maggio 2011

Ho perdonato errori quasi imperdonabili,

ho provato a sostituire persone insostituibili

e dimenticato persone indimenticabili.

Ho agito per impulso,

sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare,

ma anch'io ho deluso.

Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo;

mi sono fatto amici per l'eternità.

Ho riso quando non era necessario,

ho amato e sono stato riamato,

ma sono stato anche respinto.

Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.

Ho gridato e saltato per tante gioie, tante.

Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità,

ma mi sono bruciato il cuore tante volte!

Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto.

Ho telefonato solo per ascoltare una voce.

Mi sono di nuovo innamorato di un sorriso.

Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e…

ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)…

ma sono sopravvissuto!

E vivo ancora!

E la vita, non mi stanca…

E anche tu non dovrai stancartene. Vivi!

È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa!

La Vita è troppo bella per essere insignificante...!"


(Charlie Chaplin)

domenica 1 maggio 2011

da 'Il tempo che vorrei'

"Ho aspettato per anni che mi dicesse "ti voglio bene", senza sapere che me lo aveva detto quando era venuto a casa mia a sistemarmi le piante, o prestandomi la macchina o portando la mia a lavare, o quando mi ha chiesto se volevo che venisse a casa mia a montarmi la mensola nuova o quando mi ha riparato la bicicletta.

Non ha parole piene di sentimento e d'amore perchè in lui si trasformano in azioni, in oggetti spostati, puliti, riparati, riordinati, creati. Il suo amore è pratico, è azione. Il suo dire è fare.

Non riuscirà mai a dirmi "ti voglio bene", ma avrà sempre bisogno di fare qualcosa per esprimere questo sentimento."


Sperando che tu, un giorno, riesca a capire...

lunedì 25 aprile 2011

L'emozione di un ricordo.
Del tuo sorriso.
Delle farfalle nello stomaco.
Del cuore in subbuglio.
Dell'invito improvvisato.
Del dolce offerto.
Dell'imbarazzo.
Della notte trascorsa a chiacchierare.
Del primo abbraccio.
Del tuo odore.
Delle tue mani ad accarezzarmi il collo.
Dei tuoi occhi.
Dei discorsi dolorosi tenendomi per mano.
Della tua camicia.
Del primo bacio.
Dell'alba insieme.
Della fuga a casa tua.
Della prima colazione insieme.

Il dolce ricordo dell'amore profondo e sincero per te.

domenica 24 aprile 2011

Sliding doors...

Se tornassi indietro,
sorriderei di più e piangerei di meno.
Se tornassi indietro,
mi prenderei meno sul serio e giocherei di più.
Se tornassi indietro,
crederei meno alle promesse e vivrei di più alla giornata.
Se tornassi indietro,
ti sceglierei ogni giorno ma ti lascerei libero di andare.
Se tornassi indietro,
avrei meno paura di perderti e crederei di più in me stessa.
Se tornassi indietro,
ti permetterei meno di farmi del male e mi rispetterei di più.
Se tornassi indietro,
farei meno progetti e ti vivrei di più.
Se tornassi indietro,
ti parlerei meno delle mie paure e ti farei ridere di più.
Se tornassi indietro,
ti vizierei di meno e mi farei cercare di più.

Se tornassi indietro,
farei di certo meno errori.
Forse riuscirei anche a farmi amare.
Ma l'unica cosa di cui sono certa è che...

...se tornassi indietro,
riprenderei quel bus...
ti parlerei ancora...
e mi innamorerei di nuovo di te...

Perché, per quanto doloroso, difficile, complicato, a tratti deludente,
viverti è stato linfa vitale.
Ossigeno per il cuore.

24/04/2010
24/04/2011

sabato 23 aprile 2011





Ti chiedo perdono, Signore,
per ogni volta che ho lasciato il mio fratello
morire da solo.
Ti chiedo coraggio, Signore,
per ogni volta che il dono d'amore
mi chiederà di soffrire da sola.

domenica 17 aprile 2011

Chissà perché amiamo quasi sempre chi non lo merita.
E' la più antica forma di masochismo, quella di amare chi non sa amare, e la più stupida.

Oriana Fallaci

sabato 16 aprile 2011

...perché provare paura per qualcosa che ti possa capitare nel futuro,
non ti evita quell'evento...
...ti fa soltanto vivere un presente sbagliato...

Luciano Ligabue

lunedì 11 aprile 2011

da '500 giorni insieme'

'Robin è meglio della ragazza dei miei sogni.
Perché è reale'

domenica 3 aprile 2011

"Lo spirito afflitto trova pace
solo in unione a uno spirito a lui simile.
I due convergono nell'affetto,
come uno straniero si rallegra
a vedere un altro straniero in una terra lontana.
I cuori che si uniscono per mezzo del dolore
non saranno separati dalla gloria della gioia.

L'amore lavato dalle lacrime
rimane eternamente puro e bello."

venerdì 1 aprile 2011

da 'Il tempo che vorrei'

"Se due persone si amano, sono destinate a stare insieme."


"Sarebbe bello se fosse vero, invece a volte ci si ama, ma i tempi sono sbagliati.
Noi abbiamo sbagliato i tempi."

mercoledì 30 marzo 2011



23 marzo 2011

...... ha deciso di condividere la gioia della sua Laurea con i bambini accolti insieme alle loro mamme all'Arsenale della Pace di Torino e con i bambini diversamente abili dell'Arsenale dell'Incontro di Madaba (Giordania)

mercoledì 16 marzo 2011

Nel lontano ottobre 2009, quando è nato questo blog, il momento che sto vivendo ora sembrava lontano, quasi irraggiungibile.
E invece eccomi...
Ed è così bello che stento quasi a crederci.

Eppure, tra una settimana, l'emozione sarà fortissima.
Già sento i battiti del cuore e il nodo in gola, quando
il 23 marzo 2011,
in nome del Popolo Italiano,
verrò proclamata
Dottore Magistrale in Medicina e Chirurgia.


venerdì 11 marzo 2011

Ti voglio bene.

martedì 8 marzo 2011

Lettera alle donne - Giovanni Paolo II-

Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani

giovedì 3 marzo 2011

Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie”

Considero valore
ogni forma di vita,
la neve,
la fragola,
la mosca.

Considero valore
il regno minerale,
l’assemblea delle stelle.

Considero valore
il vino finché dura il pasto,
un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato,
due vecchi che si amano.

Considero valore
quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore
sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore
l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

lunedì 28 febbraio 2011

"Il tempo che vorrei" - Fabio Volo

Lei non è invadente, ha sempre rispettato i miei spazi.
Non si è mai voluta mettere tra me e il mio lavoro, tra me e i miei amici.
Lei voleva essere a fianco, non 'tra'.

mercoledì 23 febbraio 2011

Oggi, un anno fa scrivevo:

'Amici bloggers, ho bisogno di voi.
Ho bisogno del vostro sostegno.
Della vostra vicinanza.
Delle vostre preghiere.
Della vostra energia positiva.

I prossimi saranno giorni difficili e importanti.
E proprio adesso non ho vicino le persone che vorrei.

A chi tra voi vorrà, chiedo un pensiero per me.'


Ricordo ancora quei giorni di stanchezza.
Di difficoltà.
Di sogni sfuggiti tra le mani.

E oggi, un anno dopo, è un giorno speciale.
Un giorno per cui dire grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini.
Ma è, soprattutto, il MIO giorno.
E' la MIA vittoria.
La mia gioia.
Mia... che non ho mai smesso di sognare e di sperare.
Mia... che ci ho creduto fino alla fine.
Mia... che nei momenti bui ho trovato dentro di me la forza di reagire.
Mia... che ho lottato anche contro i pregiudizi.
Mia... che ho avuto la meglio su chi era convinto che non ce l'avrei mai fatta.

Oggi raccolgo 10 anni di lavoro.
Oggi è la mia festa.


23/02/2011 ore 9.12
'percorso di studi completato'

mercoledì 16 febbraio 2011



...arriverà
il sapore del bacio più dolce
e un abbraccio che ti scalderà...
...arriverà
la magia delle stelle,
la poesia della neve che cade e rumore non fa...

domenica 13 febbraio 2011

'Il paradiso è là, dietro quella porta, ma ho perso la chiave.
O forse, ho solo dimenticato dove l'ho messa.'
Kahlil Gibran

sabato 12 febbraio 2011

Aprire la scatola dei ricordi è sempre un rischio.
Perchè, per quanto tu sia preparato, non sai mai da che emozioni sarai travolto.
Se sarà tristezza, malinconia o gioia.

Ma proprio dalla sensazione di quell'istante, ti accorgi che valore abbia quel ricordo per te.
Se sia piacere, dolore o indifferenza.
Se ti strappa un sorriso e ti emoziona.
Se ti apre ferite.
O se svanisce così rapidamente da farti dubitare che quel ricordo ci sia mai stato.

Oggi volevo prepararti un regalo e ho aperto la scatola dei ricordi.
L'ho aperta col cuore in subbuglio e le mani tremanti.
E invece, adesso, mi scopro felice.


Mi rivedo in una foto abbracciata a te, con gli occhi sognanti e la speranza nel cuore.
Mi rivedo sorridente, serena.

E sono felice.
Comunque.
Nonostante tutto.

Di fronte a quella foto sento la gioia -vera- di essere stata così felice.
La gioia di averti conosciuto.
Di aver diviso e condiviso con te un tratto del mio cammino.
Sono felice di quei sorrisi e dei nostri scontri.
Sono felice dei nostri giochi di bambini e dei discorsi da adulti.
Sono felice dei nostri sogni e delle nostre incomprensioni.

Sono felice nonostante il dopo.
Perchè la me di quella foto dice che ne è valsa la pena.
La me di quella foto dice che seppur breve, seppur difficile, seppur complicato, seppur a tratti doloroso, viverti è stato unico.

E per lo sguardo ed il sorriso di quella foto,

ne è davvero valsa la pena.




...io mi dico che è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati... [F. D'André]


...è andata come doveva - come poteva
quante briciole restano dietro di noi...


Grazie per il tempo pieno
grazie per la te più vera
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia...

giovedì 10 febbraio 2011

Chiunque abbia amato porta una cicatrice.

Solo che a volte se ne dimentica.

-De Musset-

lunedì 7 febbraio 2011

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro. "
Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente.
E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini.
La distanza tra loro è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I
loro cuori si intendono.
E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."
- Mahatma Gandhi -

giovedì 3 febbraio 2011

Ti troverò.

mercoledì 2 febbraio 2011

E sai chi vince alla fine?
Chi non si è arreso.
Chi ha lasciato scorrere il tempo,
non ha forzato le cose,
ma non ha mai smesso di crederci.
Chi ha sofferto
e si è fatto andare bene le cose che lo facevano soffrire.
Chi ha ascoltato tutti,
ma ha sempre deciso seguendo il cuore.

Chi non ha mai smesso di sperare.

mercoledì 26 gennaio 2011

Dreaming about...

martedì 25 gennaio 2011

Vorrei dire tante parole.
Ma ci sono momenti in cui le parole possono essere fraintese.
Violate, incomprese.
Ci sono momenti in cui le parole devono restare custodite nel cuore.
Cullate dai battiti che scandiscono le mie giornate.
Sono parte di me.
Insieme ai ricordi e ai sogni.

mercoledì 19 gennaio 2011

Questa volta chiudo la porta.
E vado via.

martedì 18 gennaio 2011

"Forse serve un po’ di tempo...
Credo, spero, penso, sento
Voglio essere importante per te e non per la gente
Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non sei tu...
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io,
dove ogni tuo passo si confonde col mio
Niente da dire, niente da fare
forse c’è un tempo per riprovare..."

mercoledì 12 gennaio 2011

"C'è un tempo giusto per andarsene dalla vita di una persona anche quando non si ha un posto dove andare..."

lunedì 10 gennaio 2011

Le cose che ho imparato nel 2010:

che a volte una lacrima ti viene asciugata da chi proprio non ti saresti aspettato
che i confronti duri spesso nascondono profonda stima
che l'amore ti travolge
che non bisogna lasciarsi travolgere dall'amore
che a volte succedono cose così belle che sembrano sogni
che a volte le cose belle svaniscono rapidamente proprio come i sogni
che se ci credi, prima o poi ottieni
che bisogna fidarsi dell'amore
che non bisogna fidarsi dell'amore
che, se viene dal cuore, una carezza accende una speranza
che donarsi senza riserve è il significato più profondo dell'amore
che a donarsi senza riserve si viene fraintesi
che non bisogna mai mettersi in secondo piano
che nessuno mai ti amerà come puoi amarti tu
che in questo mondo essere onesti è un difetto
che, per quanto ti sforzi, certi comportamenti non riuscirai mai a capirli
che, quando la vita ti sembra solo sofferenza e sacrificio, ti succede qualcosa di bello
che, quando ti sembra che la vita ti stia facendo un regalo, si palesa dietro l'angolo il dolore
che più ami e meno vieni capita
che meno ami e più vieni apprezzata
che, nonostante tutto, non mi pento di aver amato
che, nonostante tutto, sono incapace di non amare

e che tutte le lacrime, i sorrisi, le paure, le delusioni, le vittorie, le emozioni, i fallimenti, gli errori hanno contribuito a rendere me, semplicemente me.