domenica 28 febbraio 2010
venerdì 26 febbraio 2010
martedì 23 febbraio 2010
domenica 21 febbraio 2010
sabato 20 febbraio 2010
"Saper mettere un punto e andare a capo è uno dei segreti di ogni storia della vita. Se lo ritardi, la rovini; se l'anticipi, la bruci; e se lasci che sia l'altro a mettere il punto al posto tuo, vuol dire che tu eri già uscito dalla storia. Gli addii non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile come quando si muore: la violenza del silenzio che seguirà. Gli addii camuffati da arrivederci li considero le perfidie peggiori. In realtà tagliano proprio le gambe ad ogni possibile ritorno, rassomigliano ai falsi addii delle marionette, quelle addestrate a recitare tutte le sere davanti a un pubblico diverso ma per loro indistinto e sempre uguale, eterni burattini che se ne vanno con nelle orecchie di legno gli applausi dell'ultimo "bis" che si confonderanno con quelli di benvenuto del prossimo paese dove domani sera replicheranno lo spettacolo. Mettere un punto non è abbassare il sipario e nemmeno cambiare copione. E' semplicemente interrompere la recita e uscire di scena. Non finire la battuta; osare, interromperla con un punto assurdo, e scontentare il pubblico, l'impresario e perfino te stesso, perché recitare il tuo ruolo ti piaceva, eccome se ti piaceva, era "come se"... Ma vivere tutto "come se " è un danno. Lo conosco e me lo sono procurato cento volte. Ci sono coppie immobili, che per paura dell'abbandono, sono avvinghiate con il filo spinato del "come se", come se… si amassero ancora. Ci sono occasioni perdute sul lavoro, per il terrore di trasferirsi in un'altra città o semplicemente di cambiare azienda o mansioni o colleghi, in cui il "come se "è la scusa consolatoria a cui aggrapparsi per non mettersi a rischio. Le sirene della felicità, spesso, infondono più sgomento delle catene di un'esistenza mediocre. Allora facciamo come se il nostro vecchio lavoro fosse ritornato appagante, come se l'invidia del collega fosse una carezza, come se lo stipendio non ci dispiaccia più e ci convinciamo che quella promozione sempre promessa e mai mantenuta, in fondo in fondo ci lascia più liberi di vivere. Ma non appena è passata la "minaccia" di un'offerta di lavoro migliore, la "iattura" del colpo di fortuna, o quella altrettanto pericolosa di un nuovo amore, allora ricominciamo a lamentarci, di nuovo come se non fossimo stati solo noi a perdere il treno, e malediciamo chiunque, dalle Ferrovie dello Stato, agli extracomunitari, al nostro stipendio di merda, moglie, suocera e cane del vicino che-quello-chi sa- che cazzo-gli mette- nel pappone-per farlo latrare apposta- alle tre di notte- e rovinarmi l'esistenza.No, questa volta no, per favore... Avevamo tutti bisogno di un rapporto felice...."
Io, questa volta, metto punto.
Ma giro anche pagina.
giovedì 18 febbraio 2010
Oggi più che mai penso che Lassù ci sia Qualcuno che mi vuole davvero bene...
martedì 16 febbraio 2010
Ci sono momenti in cui mi sento forte.
Serena.
Consapevole che era la soluzione giusta.
E poi...
...poi ci sono momenti come questi.
In cui sento una tenerezza assoluta e un tuffo al cuore.
In cui rileggo i primi sms e riavvolgo il nastro dei nostri incontri.
Momenti come questo.
Durante la cena, ricordo i piatti preparati per te.
Le chiacchiere e poi ogni tanto quella frase "dai avvicinati...stai vicino a me... "
E sento di volerti bene.
E penso che -comunque- esistono varie forme d'affetto.
Varie forme d'amore.
E non tutti sono destinati a stare insieme, pur volendosi bene.
Il resto non lo so.
So solo che pensarti mi riempe di dolcezza.
So solo che ti voglio bene.
Pur non sentendoti sempre.
Pur non essendo la tua compagna.
Ti voglio bene e basta.
La violenza di un confronto crudo.
Duro.
Da adulti.
La sensazione di essere con le spalle al muro, di avere la realtà sbattuta in faccia.
La voglia di piangere e le lacrime ricacciate nell'angolino più nascosto.
E piano piano scopro che alla base di tutto, c'è solo fiducia e stima da chi non mi aspettavo.
Un rispetto e una stima che mi fanno bruciare di orgoglio.
Di gioia.
E il cuore batte all'impazzata di fronte al futuro, alle promesse lavorative.
Forse sono davvero davvero fortunata.
Perchè sono circondata da persone che mi stimano e mi vogliono bene.
E forse, neanche me ne accorgo.
lunedì 15 febbraio 2010
domenica 14 febbraio 2010
Perché qui continua a piovere e io sto ancora aspettando che passi un pensiero diverso da te..."
Mi sento bloccata, confusa.
E l'idea di sedermi e mettere ordine nei pensieri per tirar fuori qualcosa di sensato mi turba.
Sono giorni "strani", in cui mi sento quasi sospesa.
Sto per prendere una grossa decisione, che riguarda me e -di riflesso- chi ha a che fare con me.
Tra qualche mese compirò 27 anni.
Età che fin da bambina consideravo speciale.
Età che mi sa di donna.
Voglio che questo sia un anno speciale per me.
E voglio che accanto a me ci siano persone che mi rendano speciale.
Sono stanca di spendere energie per cose prive di importanza.
Per persone che non contribuiscono alla mia crescita.
Il 27 è per me simbolo di rivoluzione.
Di completezza.
Di autonomia.
Di vita.
Oggi è san Valentino.
Festa che -tra l'altro- non ho mai festeggiato.
Oggi mi fermavo a guardare le orchidee.
Ho sempre desiderato che me ne regalassero una.
Ho sempre desiderato un peluche, piuttosto che un cioccolatino.
Oggi penso che l'unica persona con cui posso festeggiare è la persona che più mi vuole bene.
Me stessa.
A me stessa devo rispetto ed affetto.
A me stessa devo la rinascita.
A me stessa devo la soddisfazione e l'orgoglio di sentirmi realizzata.
A me stessa devo il più grande regalo.
Spostare il baricentro.
mercoledì 10 febbraio 2010
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto "si" quando avrebbe voluto dire "no".
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perchè ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.
martedì 9 febbraio 2010
Io, lo zio, e...Patrizia!
Una canzone che mi ricorda l'infanzia e a cui mi sento particolarmente legata.
Mi rivedo con i boccoli e gli occhioni curiosi fissare mio zio che impazziva per queste parole.
Parole che non capivo.
Mi rivedo a chiedergli, con l'ingenuità dei miei 7 anni, come potesse piacergli una canzone che aveva il nome di un'altra e non della sua ragazza.
Mi ricordo il suo sorriso e la promessa che un giorno avrei capito.
Ora che di anni ne ho quasi 20 in più e che ho scoperto qualche faccia in più dell'amore, riapprezzo quella canzone.
E non posso far altro che dare ragione a mio zio.
Perchè quelle parole sono poesia.
Quelle parole sono amore.
Zietto, mi sa che avevi ragione.
Adesso capisco.
Mi sa che sono proprio diventata donna.
Hai il cuore pulito
come appena nevicato,
ma caldo e forte
come un cavallo imbizzarrito
che ti fa capace di arrabbiarti
poi subito di calmarti
e che di amarmi
non ha mai dubitato.
E amo il tuo sapore
di fragole e di panna
d'estate, d'erba appena calpestata.
Ti amo perché sei solare.
perché ti so capire,
ti amo per come mi ami tu,
io ti amo per come mi ami tu.
Hai gli occhi verdi come il mare
di un atollo tropicale
aperti come il cielo delle praterie,
occhi senza male
che non san nasconder niente
nemmeno quanto tu sia intelligente.
E amo il tuo sapore
di fragole e di panna
d'estate, d'erba appena calpestata
Ti amo perché sei solare,
perché ti so toccare,
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu.
Ti amo perché sei una donna,
ma anche un vero uomo,
un'amica, un socio,
a volte un maggiordomo,
perché giochi tutti i ruoli
ma ti piaci in uno solo,
quello di donna
con vicino il suo uomo.
E amo il tuo sapore
di fragole e di panna
d'estate, d'erba appena calpestata.
Ti amo perché sei solare,
perché sai far l'amore,
ti amo per come mi ami tu,
io ti amo per come mi ami tu,
io ti amo per come mi ami tu
@ l'amico blogger Max
questa volta ho messo il titolo, così non ti faccio tribolare per capire ;-)
Non è una dichiarazione, non sono innamorata...è solo un ricordo d'infanzia! ;-)
lunedì 8 febbraio 2010
L'ho custodito, l'ho protetto.
L'ho difeso. Ci ho creduto.
Ho cercato in tutti i modi di mantenerlo integro.
Ma oggi scopro qualche crepa.
Crepe che forse c'erano dall'inizio,
ma che non volevo vedere.
Adesso apro gli occhi e sono lì.
E mi accorgo di non farcela da sola.
Non riesco più da sola ad evitare che si rompa.
Ti prego, aiutami.
sabato 6 febbraio 2010
venerdì 5 febbraio 2010
Non riesco a dare un nome a quello che sento oggi.
Vorrei essere lì con te.
Abbracciarti.
Tenerti per mano.
Piangere con te.
Pregare con te.
Vorrei riuscire a farti sentire il mio affetto,
la mia vicinanza.
Vorrei che non ti sentissi solo.
Ma l'unica cosa che posso fare è scriverti sms che mi sembrano inutili e banali.
L'unica cosa che posso fare è pensarti, accarezzarti idealmente...
Scopro così quanto tengo a te.
Scopro quanto mi costi non poter condividere di persona il tuo dolore.
Oggi le tue lacrime sono le mie lacrime.
E sono lacrime di dolore, come le tue.
Ma sono anche lacrime di dispiacere, di delusione.
Perchè vorrei non essere banale...
...ma non posso far altro che essere banale...