giovedì 29 luglio 2010

Amare vuol dire fidarsi.
Scegliere qualcuno con cui condividere un percorso.
Affrontare le situazioni difficili, sapendo di avere due braccia e due gambe in più su cui contare.

Ieri ho scalato una montagna.
1508 metri.
Io che sono donna di mare.
Io che ho paura dell'altezza, delle rocce, degli insetti.
Io che soffro di vertigini.
Io che non mi lancio mai in avventure se non riesco a calcolarne bene prima i rischi.

Ieri ho scalato una montagna senza mai averlo fatto prima.
Senza sapere cosa vuol dire.
Senza conoscere il percorso, senza sapere a cosa andavo incontro.

Ho scalato una montagna con l'uomo per cui provo un sentimento fortissimo.
Ed essere accanto a lui mi rendeva forte.
Sicura.
Anche nei punti più difficili.
Anche quando pensavo di non farcela.

Eravamo insieme a ridere per il mio essere buffa.
Eravamo insieme a godere del panorama.
Eravamo insieme a combattere le mie paure. A superare poco per volta i miei limiti.
Eravamo insieme quando sono scivolata e ho avuto un attacco di panico.
Eravamo insieme quando lui è scivolato e si è fatto male al ginocchio.

Insieme. Roccia dopo roccia.
Spronandoci a dare il meglio.
Fino alla cima e alla vista da togliere il fiato.

L'amore è fidarsi del proprio compagno fino a fare cose che non ci si sarebbe mai aspettati.
Sentirsi invogliati a migliorare. A dare sempre qualcosa in più.
Amare è dare il massimo, anche nella debolezza. Nella fragilità.
E' sapere di sentire la tua voce rassicurante quando sto per mollare.
Di avere la tua mano a sorreggermi.
Amare è non aver paura di scalare una montagna perchè sono con te.

Ci sono esperienze che sembrano metafore della vita.

E la giornata di ieri è la metafora che vorrei per tutta la vita.

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