domenica 18 luglio 2010

Ho passato giorni difficili.
Mi sono sentita rifiutata, triste, sola.

E, come accade spesso, nel momento in cui avrei voluto solo una tregua da tutto e tutti, dovevo dare il meglio di me.
E alla fine ce l'ho fatta.

Mi porto a casa un risultato che vale doppio.
Perchè quando qualcosa si conquista con il dolore nel cuore, diventa speciale.

Un cuore che non soffre è un cuore che non può amare.
E' un cuore che resta chiuso nella sua dimensione, che non si mette in gioco, che non si interroga, che non rasa tutto al suolo per ricostruire.

E alcuni sentimenti crescono e si fortificano solo sulle macerie.
Come il fuoco che brucia i campi di grano dopo la mietitura. E rende la terra così brutta. Arida. Morta.
Ma poi, quasi come un miracolo, dalla terra che sembrava ferita, riappare il verde.
Più rigoglioso che mai.
Il verde dove c'era solo fumo e cenere.

Ci sono giorni in cui mal sopporto la mia sensibilità.
Giorni in cui vorrei avere occhi e orecchie solo per me. In cui vorrei che tutto mi scivolasse addosso.
Spettatrice passiva.
Di sicuro sarei più forte, meno esposta al dolore e alle lacrime.

Ma ogni sconfitta fertilizza il campo della mia anima e la prepara ad un raccolto più fecondo.
Ogni mia lacrima, ogni debolezza, ogni disperazione, mi regala un pò di amore in più.

E dentro di me so che, fino a quando riuscirò a regalare un sorriso e un pò di affetto, la mia vita avrà un senso.

2 commenti:

Xina ha detto...

"perchè quando qualcosa si conquista con il dolore nel cuore, diventa speciale"...."ma poi un miracolo, dalla terra che sembrava ferita riappare il verde"... sono pensieri come questi che mi danno la forza per andare avanti e sperare che quando sarà passata la bufera anche io sarò felice.

Gin ha detto...

...e non posso far altro che augurartelo...