martedì 24 novembre 2009

C'è chi dice che guardarsi indietro fa male. Che bisogna sempre e comunque andare avanti.
Ma mi piace voltarmi, mi piace vedere - a distanza di tempo- cos'ero, com'ero...
Mi piace vedere che ne ho passate di peggiori e che in qualche modo ho retto.
Che sono ancora qua, un pò acciaccata, con molti cocci da sistemare...ma comunque sono andata avanti.

Sto rileggendo il mio vecchio blog.
Rileggo la disperazione di qualche mese fa e sento di aver comunque camminato.
Di essere andata avanti, anche se -come una lumachina- ho percorso solo pochi centimetri...ma sono comunque andata avanti!!!
E -soprattutto- non ho perso la speranza ed il sorriso.

Ho deciso di pubblicare un post scritto in un momento di profondo turbamento. Lo pubblico insieme al commento del mio migliore amico, per dirgli anche qui -pubblicamente- il mio grazie.


Dal mio vecchio blog
17/05/09


Mi sento sospesa: apro gli occhi e mi guardo attorno.
Forse sono nella fase di risveglio, forse vivo quell’attimo in cui i muscoli si ribellano al cervello e si prendono una pausa.

Fatto sta che mi sento sospesa.
E non capisco.
Provo a muovermi, ma ho la sensazione che ogni movimento sia scomposto, che mi muova al rallentatore.
E chissà perché, la gente che ho attorno non sembra accorgersene: mi guarda, ma non batte ciglio.
Ma perché non riesco a muovermi?? Cosa sta succedendo??
Provo a parlare, ma nessuno sembra prestare attenzione.

Eppure lo sto facendo: apro la bocca, chiamo, parlo.
Ma perché non mi ascoltano?? E perché sono sospesa?

Mi muovo, parlo, mi agito, urlo.
Ma è tutto inutile.
Perché sono un pesce rosso.
E a nessuno importa ciò che un pesce rosso ha da dire.

Perché un pesce rosso è solo un pesce rosso.



Commento di P.
Mia cara, se sei un pesce rosso,sei senza dubbio il più bel pesce rosso che abbia mai visto e conosciuto.Io spesso ascolto le tue urla e mi accorgo che nei tuoi gesti anche quelli a cui apparentemente non diamo significato, c'è una richiesta d'aiuto. Mi fa male l'impotenza che cerco di trasformare, spesso inutlmente in qualcosa di costruttivo ma nel mio piccolo e per motivi diversi sono un pesce rosso anche io (un grosso pesce rosso o forse un pesce pagliaccio). Spero che un giorno possa saltare via da ql pantano in cui ti sei, tuo malgrado, cacciata perchè non è qll il tuo posto e lo sappiamo tutti. Solo che nemmeno questo è sufficiente a farti venire fuori dalla pozza d'acqua in cui nuoti. Spero che un giorno potrai nuotare in qll oceano di pesci che non aspettano altro che farsi curare le pinne da te.Esco da questa metafora acquatica ahah, dicendo che io aspetto quel giorno e intanto nuoto accanto a te porgendoti la pinna.Ti voglio bene

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