domenica 15 novembre 2009

E per "par condicio" parliamo anche di mio papà...
Per la prima volta rendo pubblica una lettera scritta qualche mese fà...una lettera che non ho mai avuto il coraggio di fargli leggere...
Ti voglio bene papà.

Ciao papà,
ti scrivo per dirti quelle cose che di sicuro non riuscirei mai a dirti a voce. Ma ti prego di 2 cose: 1) leggila, ma niente commozione eh, sai che non lo sopporto e 2) vorrei che questa lettera restasse un segreto tra me e te e che non ne parlassimo più.
Stasera mi hai chiesto come sto, e non era la solita domanda “di cortesia”, ma avevi un tono preoccupato, di chi vuole capire davvero. E a me è venuto un nodo in gola, perché avrei voluto essere con te, abbracciarti e dirti che non me la passo per niente bene.
Invece mi sono limitata ad essere vaga, perché non voglio farti preoccupare. Avrei voluto piangere, abbracciata a te, tutte le lacrime che scendono adesso e che non riesco a fermare.
Non sto per niente bene, ma sto lottando come una pazza e tu lo sai, perché l’ho sempre fatto.
Sai cosa mi pesa di più e cosa mi ha distrutto in questi mesi? Il pensiero di non riuscire nell’immediato a fare qualcosa per renderti contento, di non riuscire a dare soddisfazione a te e a mamma.
Io lo so che quel giorno arriverà, so che allora sarai al settimo cielo, ma adesso –ora come ora- non posso fare niente per velocizzarlo.
Mi hai sempre detto che l’importante è che io stia bene, e io ci sto provando…e mi dispiace che ci voglia così tanto tempo!
Per i tuoi 60 anni vorrei farti un regalo speciale, e per te sarebbe la cosa più gradita e spero davvero di riuscirci.
Papi che dire, grazie! Per tutte le volte in cui hai capito che avevo “solo” bisogno del tuo abbraccio, per le volte in cui facevo un disastro ma mi perdonavi subito, per le partite allo stadio insieme, per le volte in cui pur di darmi fiducia, litigavi con mamma.
Non è mai passato un giorno senza che io abbia ringraziato per tutto quello che hai fatto e stai facendo per me; e mai un minuto senza che io lo apprezzassi seriamente.
So che vorresti avere un riscontro, so che vorresti vederci realizzati, vedere che i tuoi, i vostri sacrifici, non sono stati inutili.
Ti do la mia parola d’onore che arriverà il giorno in cui avrai la certezza di aver cresciuto una brava persona, che sa lottare e sa vivere gli alti e i bassi con la stessa passione che tu hai sempre avuto.
Ti voglio bene papà.

11 commenti:

Barbara ha detto...

mi sberluccicano gli occhi...

Gin ha detto...

Grazie...che dici, prima o poi dovrò fargliela leggere no? ;-)

Faby ha detto...

Gin la lettera è bellissima!

Gin ha detto...

Grazie faby!! e benvenuta!

Barbara ha detto...

Eh io direi che devi proprio fargliela leggere... ma non puoi chiedergli di non commuoversi...
:-)

Io con me e me stessa ha detto...

Questa lettera è bellissima!
... e fagliela leggere, lo merita davvero!

Gin ha detto...

Grazie katiu!!!
dovrò trovare il coraggio di fargliela leggere!
;-)

Nuccio Gatto ha detto...

Pensa io non ho mai avuto un dialogo tanto stretto con mio papà chè non c'è più, avrei voluto tanto chè il dialogo fosse stato diverso, invia e non perdere tempo, ciao Max.

marco63 ha detto...

un dialogo così lo vorrei fare io con mio papà ,ma purtroppo lui ha l'Alzhaimer quindi ormai non capisce + nulla poverino....ma io gli voglio + bene ora che prima....Gin non perdere tempo inviagliela

Gin ha detto...

Chissà perchè siamo così stupidi da non trovare il coraggio di dire certe cose finchè siamo ancora in tempo...

Barbara ha detto...

Gin, io non ho avuto un gran rapporto con mio papà la malattia l'ha un po' addolcito, ma ormai era tardi.
Non perdere altro tempo!!