mercoledì 4 novembre 2009

Mi sei sempre piaciuta.
Una brava ragazza, brillante, solare.
Ti ho sempre stimato e ammirato.
L’ultima volta che ci siamo incontrate ti ho guardato negli occhi e ti ho parlato col cuore aperto. Tu fai il mio mestiere, o meglio, tu lo fai, io lo farò tra qualche tempo.
Tu sai.
Hai studiato come me alcune cose, sai il significato e le possibili evoluzioni di alcune situazioni. L’ultima volta che ci siamo viste abbiamo parlato di quello che sentivo.
E tu hai capito.
Perché sei brava, perché sei preparata. Perché riconosci.
Tu stessa mi hai fatto la domanda più pregnante.
Ti ho risposto.

Da allora sono passati 8 mesi.
So -o meglio- immagino che tu sia totalmente assorbita dal lavoro.
Non sto recriminando, non ce l’ho con te.
Faccio solo una considerazione.

Che persona sei?
Tu che hai studiato, che sai riconoscere, che sai prevenire, hai lasciato passare 8 mesi.
Quando la tua storia è finita e la colpa è stata scaricata sul tuo lavoro ti ho difeso.
Ma adesso non lo so più.
Il tuo lavoro ti assorbe così tanto da non farti viva per 8 mesi? Da non permetterti di rispondere ad un sms o ad una chiamata, sapendo che potevo davvero avere bisogno di te?

So che di fronte a queste situazioni ci può essere smarrimento. Ma non è quello che è successo a te.
Perché tu non sei di quelle che si fanno scoraggiare. Tu non molli.

Che persona sei?
Adori il tuo lavoro e sai che lo amo anche io.
Ma lo adori così tanto da dimenticarti di essere una persona?
Da dimenticarti di essere -per prima cosa- una persona tra le persone? Da dimenticarti che esiste anche la vita?
Tu non lo sai, ma qualche mese fa avevo scritto un appunto sulla mia agenda. Nel caso fosse successo quello di cui avevamo parlato, non ti avrei voluto. In quel caso la tua presenza sarebbe stata superflua. Inutile. Fuori luogo e fuori tempo.

Sei ambiziosa, lo sei sempre stata. E so che nel tuo ramo sei e sarai sempre tra le migliori. Forse è quello che ci differenzia.
Non ho mai capito davvero cosa pensi di me.
So che non hai mai approvato alcune scelte. Io che, per certi versi, rompevo gli schemi, passando il mio tempo con persone in condizioni di disagio. Non hai mai capito cosa mi spingesse a pelare in silenzio per ore e ore chili di patate, a lavare bagni, a fare lavori "umili" per persone con cui neanche avevo contatto.
Per certi versi mi ammiravi, ma so che non approvavi.

Sarei stata una perdita di tempo anche io per te?

In questi mesi ti ho pensato tanto, ma senza rancore.
Ho pensato solo a quanto ti stessi perdendo della vita vera.
Forse non sarò mai alla tua altezza, non raggiungerò mai i tuoi risultati professionali.
Ma non mi importa.
Perché io voglio lavorare nella mia vita, non vivere nel mio lavoro.
Voglio vivere, voglio avere ancora la possibilità di regalare il mio tempo, voglio sorridere, voglio ascoltare, voglio consolare, voglio esserci. Per chiunque avrà bisogno del mio aiuto.
Non sono arrabbiata con te, ma vorrei solo che aprissi gli occhi prima che sia troppo tardi. Prima che possa perdere di vista gli obiettivi veri e gli affetti che hai accanto.

Forse non raggiungerò mai i tuoi traguardi professionali...non importa!

Ma io un’amica non la lascerei mai sola.
Soprattutto nel dolore.
Soprattutto nella malattia.
Soprattutto sapendo che potrei aiutarla.
Soprattutto sapendo che potrei non riabbracciarla più.

Ti voglio bene.

10 commenti:

Seya ha detto...

ciao!!

Seya ha detto...

oh alla fine ce l'ho fatta nn mi faceva postare..
nn so bene perche sei cosi triste.. ma fatti forza, anche in questo momento sto ricevendo una amara delusione da una persona che consideravo amica...che fin a poco tempo fa mi scriveva cose bella per sms per mail ..invece adesso nn risp ale mie telefonate etc dice che nn ce l'ha con me..(per mail) ma io nn so che pensare.. sta credo avendo un peido di crisi ma gli amici servono proprio a questo no..la storia sarebbe lunga ....era per dirti che i veri amici sono difficili da trovare ma nn per questo nn esistono credi sempre all'amicizia perche è un dono davvero prezioso forza e coraggio io sono con te!!!!!!!baci seya

Gin ha detto...

Ciao Seya!
Grazie!!
Non ho mai smesso di credere nell'amicizia, anche se sono convinta che trovare veri amici sia quasi come trovare l'uomo o lo donna della propria vita...
Ho avuto tantissime delusioni da persone che consideravo amiche,ma questa che racconto qui fa un pò più male proprio per la situazione in cui si è verificata...
Continuo però a non perdere la speranza!!
Grazie del tuo sostegno!!
un abbraccio

Gin

franci ha detto...

Ciao Gin!Il post è bellissimo ma carico di malinconia.
Seya ha ragione...non smettere di credere nell'amicizia; io però, grazie ad una mia grandissima AMICA, ho imparato a prendere ciò che viene....e se questa persona ora non c'è più per te....che ti devo dire....lasciala andare...
Sicuramente ci perderà lei!Tu per lei sapresti essere una grandissima amica....

Un abbraccione e una buona giornata!

Franci

Io con me e me stessa ha detto...

Non smettere mai di lottare per un'amicizia, anche perchè non potrai mai dire cosa ti riserverà il futuro.
Magari il destino vuole che ora vi "sleghiate" e che ognuna prenda la propria strada, ma non è detto che un domani vi ritroviate più forti ed unite di prima.

Gin ha detto...

@Franci
Anche io ho sempre preso quello che veniva...infatti l'ho lasciata andare!Non credo sia giusto legare a noi persone che non se la sentono, sia in un rapporto di amicizia che d'amore...un abbraccio


@Katiu
Ho sempre lottato per l'amicizia con questa persona...ma credo che, se anche dovesse tornare in futuro, il rapporto non sarebbe più lo stesso.
Cosa potrei pensare di chi nel momento della disperazione, nel momento in cui non potevo essere lasciata sola, è scomparsa dalla sera alla mattina?
Forse non se l'è sentita di essermi vicina nella malattia...va bene così!
ma non voglio credere nell'amicizia che esiste solo quando tutto va bene...che gusto ci sarebbe??

Grazie, ragazze!!!
Un abbraccio! buona giornata!

Barbara ha detto...

Giusto Gin, l'amicizia se c'è è sempre!
Io sono troppo buona e alla fine cedo sempre anche se le persone mi hanno ferito, ma il rapporto non può essere lo stesso, indubbiamente qualche cosa si logora...
un abbraccio

Gin ha detto...

Ma soprattutto assume quasi un retrogusto di "rapporto di comodo"...

Non pretendevo che lei corresse ad ogni minimo problema...ma lei era l'unica a conoscenza di un problema molto serio...
beh, se fosse successo qualcosa, lei non avrebbe potuto dire "non me ne ero accorta"
...il tutto poi è complicato dall' "aggravante" del suo mestiere...

cmq, le voglio ancora un mondo di bene!!

Barbara ha detto...

io sono dell'idea che "volere è potere"!

Gin ha detto...

Anche io Barbara!
Infatti è un pò triste ammetterlo, ma credo che lei non ci tenesse particolarmente a me e al nostro rapporto