martedì 2 marzo 2010

Non riesco ad esprimere la tenerezza che ho provato quando stanotte hai bussato alla porta della mia camera.
Ti tenevi il pancione, in preda ai dolori e mi fissavi impaurita.
Avevo davanti una donna con lo sguardo di bimba.
Ho cercato di nasconderti la mia ansia da "quasi" medico inesperto.
Ti ho abbracciato, ti ho coccolato e parlato a lungo.
E mi si è stretto il cuore quando nel tuo italiano stentato mi hai chiesto se fa male quando nasce un bimbo.
Sei mamma, ma sei così piccola che forse non sai neanche cosa vuol dire esserlo.
Stai per partorire e non sai neanche se fa male.
Ho provato a spiegartelo in parole semplici, con dolcezza, senza spaventarti.
E in quel momento mi è tornato in mente che non so neanche se il tuo bimbo è frutto d'amore.
Mi sembri così indifesa.
E io così impotente.

Poi sono ritornata alla vita di tutti i giorni.
Ai mie impegni, alle mie preoccupazioni, ad affannarmi per cose più o meno importanti.
Ma non riesco a togliere dalla mente il tuo sguardo.
Chissà quante ragazze ci sono come te.
Chissà in quante stanotte hanno avuto paura.
E io non ho potuto fare niente per te se non parlarti e accarezzare il tuo pancione.
E dividere con te la tua paura.
Chissà se qualcun'altro stanotte ha trovato una mano amica.
Un abbraccio.
Una parola di conforto.

E mi sento così piccola...




...e se sei persa
in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna
per sentirti più vicina...

3 commenti:

Xina ha detto...

In certi momenti non serve altro che una carezza e un abbraccio....
Non sempre un bimbo è frutto dell'amore, ma sicuramente sarà fonte di tanto amore non appena guarderà con i suoi occhioni blu la sua mamma....

Barbara ha detto...

Non è vero che non hai fatto nulla per lei, le hai parlato, e questo è tanto, forse proprio quello di cui lei aveva bisogno

Nuccio Gatto ha detto...

Un sorriso non costa niente e produce molto arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perché è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generosi,dategli il vostro,
perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.
Avvolte basta anche questo, ciao.