A volte crescere fa paura.
A volte fa paura sbagliare.
Prendere le decisioni.
Amare.
Persino essere felici.
A volte fa paura vivere.
Allora scegli di chiudere gli occhi.
Scegli di vivere una non-vita.
Scegli la felicità effimera che sembra darti una ragione di essere.
Scegli di non pensare.
Scegli di rifugiarti in un mondo che non ti chiede niente, ma che ti toglie la cosa più preziosa che hai. Te.
Ma oggi non sei da solo.
Oggi cammino accanto a te.
Ti porgo la mano.
Afferrala, quando ti sembra di non farcela ad andare avanti.
Stringila, quando hai paura.
Prendine il calore, quando ti senti solo.
Oggi metto il mio cuore accanto al tuo.
Perché possa battere per te quando il tuo sarà troppo affaticato.
Perché possano riscaldarsi a vicenda.
Perché possano dividere le preoccupazioni.
Cammineremo insieme.
E scoprirai la dolcezza di un abbraccio.
La forza di un'amicizia.
Scoprirai che tenere gli occhi aperti ti regala l'emozione di un tramonto o del sorriso di un bambino.
Scoprirai che nessun dolore è così pesante se accetti di dividerlo con gli altri.
E scoprirai il colore della vera vita.
Il sapore della vera vita.
E capirai che è la cosa più buona che tu abbia mai assaggiato.
4 commenti:
Avvolte ho l'impressione che la vita abbia perso i suoi colori. Che l'esistenza abbia rinunciato al turbinio di luci e meraviglie che dovrebbe essere, per passare ad un'inutile monotona scala di nero sbiadito. Non si percepisce più alcun sentore, sapori o emozioni , ma solo un continuo vacuo trascinare ritmi biologici che ci farebbero uguali agli animali se non fosse per l'umana ,costante ed insidiosa presenza della coscienza, dell'ansia , della paura o peggio della stanchezza. Il male di vivere , bestia ingannatrice ci divora inesorabilmente. Insinua nella nostra mente l'errata consapevolezza che la nostra presenza in questo mondo sia inutile se non addirittura dannosa. E tu chiudi pure gl'occhi e tuffati e scegli pure di vivere una non-vita scegli pure tutto ciò che hai detto...non sarai mai sola.
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
E. Montale
Max, hai scritto una cosa molto bella!
Ma per quanto possa stare male, per quante volte possa cadere e non avere la forza di rialzarmi, per quanto possa essere faticoso andare avanti, non sceglierei mai una non-vita.
Non sceglierei mai una felicità effimera.
Perchè amo troppo i colori e i profumi della vita, per mettermi nelle condizioni di non riuscire a godermela.
E amo troppo il turbinio di emozioni che mi accompagna ogni giorno...
Volevo intendere proprio ciò, nel senso che vedo ormai tutto o tutto sembra negativo o parlato di errata consapevolezza di essere inutili ma ti conosco bene non vivresti mai una non-vita lo so!!! HO detto tuffati... non sarai mai sola!!! tu stessa ti impedirai di farlo...io con l'italiano non vado daccordo...con le italiane invece si!!! battuta alla Marco consentimela!!! Baci.
Marooooooo Gin!!. Sinceramente ti posso dì nu fatt': "SCRIVI MEGLIO DI LEOPARDI!".
Ma sei veramente un medico!!. A me susciti un'altra impressione!!.
Ciao da Mauro M.M.CC Jumbo
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